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Aula ecclesiale, di m. 33 x 13, su ideazione e progettazione del Parroco, Mons. Vincenzo Monaco,  è stata interessata da lavori di restauro nell'anno 2010, rimanendo tale nelle sue linee essenziali, ma con la   profonda trasformazione del Presbiterio, ricavando il luogo per la Custodia eucaristica. Sulla porta centrale, sovrastata dal piccolo rosone, è una tela del Cristo risorto, di m. 4,00 x 2,00 opera del pittore Salvatore Passarello nell'anno 2005. Il Cristo, rappresentato mentre esce vittorioso sul peccato e la morte dal sepolcro, sulla cui pietra rovesciata è il sudario, è in atteggiamento benedicente, con la bandiera con la croce rossa, sullo sfondo del cielo azzurro e circonfuso di luce. L’equilibrio proporzionale del corpo, solido ed armonico, è stato ottenuto applicando il Canone di Policleto, cioè avendo la testa come unità di misura, sviluppata per otto volte. E’stata esposta per la prima volta sull’altare maggiore per la celebrazione della Pasqua nell’anno 2006 ed ha trovato collocazione sopra l’antiporta, al di sotto del rosone ( vedi le Tele e le icone ).  La Penitenzieria, posta a sinistra dell'ingresso, è evidenziata dal grande Crocifisso ligneo, collocato nel mese di Giugno del 2011 e posto fino al 1986 sull'Altare maggiore, opera del 1942 di Francesco Comploj di Ortisei. Ospita la statua della Madonna " degli Abbandonati " e  un confessionale.Il soffitto della navata, costituito da pannelli in gesso, per coprire le alte capriate in cemento armato, è stato ribassato e segue il movimento dato dalle finestre, di cui riprende la forma a cuspide. E' colorato in azzurro e lilla. Nella zona del T si rialza, allocando al centro una grande lampada. Lungo la navata le otto finestre, di forma rettangolare, sono state rese a sesto acuto, rendendole più alte e slanciate. Sono state decorate con le vetrate raffiguranti i Profeti nell'anno 2011, realizzate dalla Vetreria Artistica FR di Fasoli e Raducci in Milano, con la tecnica antica delle vetrate piombate ( vedi Le Vetrate ).
Sulle lesene e nei due piedritti dell'arco centrale sono le Icone ( imitanti il mosaico ), raffiguranti i 12 Apostoli. Le Icone degli Apostoli misurano cm. 120 x 47 e sono state dipinte da Salvatore Passarello. Le dodici Icone degli Apostoli raffigurano i Santi: Pietro, Paolo, Marco, Matteo, Luca, Giovanni, Andrea, Giacomo il Maggiore, Filippo, Tommaso, Bartolomeo, Giacomo il Minore. Sono state dipinte con colori acrilici Maimert su tavola di fenolico di mm.10,00. Sulla parte posteriore sono state stese due mani di terra d’ombra bruciata. Le immagini sono state disegnate su carta, ricalcate sulla tela, riprese con mina rossa; la doratura è stata realizzata con colore acrilico satinato steso più volte con il pennello. La cornicetta dipinta con rosso carminio Polycolor è staccata da una linea nera di cm. 0,7 eseguita con pennarello marcatore. La decorazione sulla cornicetta è data da acrilico color oro a rilievo. Sulla tela sono state stese due mani di vernice brillante “ Liquitex “.
Le dodici Icone sono state poste sulle lesene della navata della Chiesa, ad indicare che essa ha il suo fondamento sugli Apostoli del Cristo risorto ( ( vedi Le Tele e le Icone )
Alla fine della navata, su due basse mensole lignee sono poste le statue di San Giuseppe ( a sinistra ) e di S. Oliva, Titolare della Chiesa ( a destra ), entrambe opera dello scultore Francesco Comploj di Ortisei del 1942.
    Il Battistero.

   
Nella Cappella di sinistra è il Battistero, con il Fonte Battesimale del 1942, inserito in una concavità ottagonale, ad indicare
    l'ottavo giorno ( cioè quello della Resurrezione del Cristo, quello della rinascita battesimale dei Cristiani, come ci ricorda la forma
   ottagonale dei primi Battisteri dell’Occidente. L’ottavo giorno è quello della verifica personale non solo dell’Apostolo Tommaso,
   ma di Pietro e di tutti i Discepoli, noi compresi, che il Risorto è veramente risorto, che Lui è il Signore della nostra vita, è Dio stesso,
   perché è veramente la stessa persona che è morta in croce per amore di ogni uomo, di ognuno di noi .
   Il Fonte Battesimale è sovrastato dalla scultura lignea del Battesimo di Gesù, opera di Francesco Comploj di Ortisei del 1942,
   collocata
in una edicola a forma di tempietto, al di sotto della quale è la custodia degli Olii Santi.
   Sul lato destro del Battistero ( da Pentecoste al Sabato Santo ) è un candelabro con il Cereo pasquale.










   
             
     La Cappella dell'Immacolata

  
La statua lignea ( 1867 ), proveniente dalla Cappella di Bernardo Lo Vico è collocata in una nicchia, inquadrata da colonne corinzie e
   timpano con due angeli che reggono una corona e la scritta:  " Tu sola excelsior ".

    Il Presbiterio.
 
 
L'area presbiterale è stata sopraelevata con tre gradini rispetto alla navata e rivestita di marmi color
 
Lungo la parete del Presbiterio, ricoperta di marmo              come lambris ( o zoccolatura ), alla quota di m.2,00 sarà collocata la
  Mostra delle canne dell'Organo, per un'altezza di m. 5,00.
 
E' stato costruito un muro ad andamento curvilineo dell'altezza di m.3,00, distaccato dalla parete di fondo, per collocarvi la Croce
  con il Cristo Risorto, opera in legno di tiglio di Conrad Moroder di Ortisei, alta m.2,50 ( sostituita nel 2013 con il Crocifisso dello stesso
  Autore ) e porvi sopra piante o composizioni floreali.
  Nella parte anteriore , posta sopra due gradini, è la Sede del Celebrante in legno di noce e le sedule per i sacri Ministri e i ministranti. 
  Al centro della parete di fondo è stata ricavata una grande finestra a sesto acuto, con la vetrata che raffigura S. Oliva, Vergine e Martire.
  Nella parti laterali della conca absidale sono stati aperti due oculi per illuminare l'ambiente.
  L'Altare, con una mensa di cm        x        x         , presenta un basamento in marmo bianco di cm     x   e 5 triangoli equilateri
  sovrapposti  a degradare, di marmo                                        .
  Un arco di m.      di luce ed archivolto  di m.     comunica  con il luogo della Custodia eucaristica.
  Sulla sinistra del Presbiterio è l'Ambone, tribuna in marmo sopraelevata, cui si accede con quattro gradini, delle stesse linee dell'altare
  e con l'Aquila giovannea che fa da leggio. San Giovanni, infatti, è l'Apostolo che, scorgendo il Sepolcro vuoto, vide e credette ( Gv.20,8 )
  E' il luogo di annuncio e celebrazione della Parola di Dio; il Lettore vi proclama le Letture bibliche dell'Antico e del Nuovo Testamento,
  il Salmista il Salmo responsoriale, il Diacono il Vangelo.
  Vi si annuncia pure la Risurrezione di Cristo nella Veglia Pasquale, le Feste mobili dell'Anno liturgico e vi si tiene l'Omelia.
  E' Icona del Sepolcro vuoto di Cristo Risorto, della pietra rotolata ( Germano di Costantinopoli ) e sede degli Angeli che annunziano
  la Risurrezione ( Simeone di Tessalonica ). Accanto all'Ambone è il Candelabro per il Cereo pasquale.



 


  Il luogo della Custodia Eucaristica

 
Sulla parete tra l' Altare e il Battistero è stato aperto un arco di m.      di luce ed archivolto di m.     .
  Un altro arco dà l'accesso dal Presbiterio, ove è stato ricavato un vano di m.     x       , illuminato da un un cupolino di vetro a cuspide
  su base ottagonale ed una vetrata che riproduce la Cena di  Emmaus posta sul lato sinistro.
  Al centro di una struttura in gesso a forma di croce, che riproduce le stesse linee dell'altare e delle finestre, è posto il  Tabernacolo
  in ottone, con la porticina dotata di raggiera, che riproduce
  Nella parte inferiore è una piccola mensola. La lampada pensile perenne, segno di onore reso al Signore,  indica la presenza del
  SS. Sacramento dell'Eucaristia, conservato per il Viatico, la distribuzione della Comunione e l'Adorazione dei Fedeli.